La mia esperienza con Fitbit Charge 2
Alcuni mesi fa il mio fidato orologio ha esalato il suo ultimo respiro e io purtroppo non ne posso stare senza. Ho infatti la necessità quasi clinica di sapere sempre (almeno) che ore sono. Mi sono quindi trovato nella necessità di comprare un nuovo orologio.
Questa necessità si è però scontrata con un desiderio che da molto tempo era in lista. L’acquisto di una smartband o di uno sportwach. Ho deciso quindi di comprare quella che mi sembrava la migliore via di mezzo, la Fitbit Charge 2, una delle poche smartband con uno schermo in grado fornirmi l’ora e la data costantemente. Ora, dopo circa quattro mesi di utilizzo ne trarremmo un po’ di considerazioni.
Mettiamo subito le mani avanti: io non sono uno sportivo professionista, anzi. Sono solito correre in modo saltuario (circa una o due volte a settimana) e frequento una “palestra”, anche se pratico solo allenamento a corpo libero.
La caratteristica principale della smartband di Fitbit è il nuovo sensore per il battito cardiaco attivo 24h. Questo sicuramente riduce la durata della batteria ma fornisce il dato costantemente, consentendo all’applicazione di calcolare anche una misura dei battiti al minuto “a riposo”. Funzione che ben poche smartband hanno.
Nella Charge 2 è stato inserito uno schermo oled con funzione tap display che funge da vero e proprio secondo tasto; quello fisico è infatti solo uno posto sul lato sinistro. La schermata principale può essere scelta fra varie e impostata direttamente dall’app. Le funzioni aggiuntive possono essere raggiunte premendo il tasto laterale e muovendosi fra un semplice menù, dove vengono visualizzate le varie opzioni e attività. Si può allora attivarne una, visualizzare le sveglie, la percentuale di batteria, il battito cardiaco (istantaneo o a riposo) o attivare il cronometro.
La smartband, dotata di un motore di vibrazione, prevede anche l’utilizzo delle sveglie, senza però la funzione di risveglio in uno specifico intervallo di tempo quando il sonno è più leggero; funzione che è presente su modelli ben più economici. E’ possibile anche attivare le notifiche che verranno riportate con una breve anteprima. Purtroppo però si può impostare notifiche solo per le chiamate, le e-mail ed esclusivamente una sola app di messaggistica a scelta. Sull’uso delle notifiche arriviamo alla nota dolente e apriamo una polemica nei confronti di Fitbit.
E’ possibile rimuovere il cinturino per estrarre il “cuore” della smartband. Si riesce così a pulire meglio. Su amazon è possibile inoltre trovare innumerevoli cinturini di ricambio, con vari design.
La polemica
Come ho appreso, solo dopo averla comprata, esiste una lista di dispositivi compatibili per l’accoppiamento bluetooth con la smartband. L’azienda infatti, dal mio punto di vista per motivi oscuri ed inspiegabili, non ha reso open surce il collegamento. Questo potrebbe essere un enorme punto a favore se i motivi fossero chiari e divulgati ma sopratutto se l’azienda garantisse la compatibilità almeno coi dispositivi più famosi. La lista dei dispositivi, che è possibile consultare sul sito Fitbit, non è aggiornata da più di un anno (nel momento in cui scrivo). Non è presente il mio smartphone (un Honor 6X), e addirittura neanche il Galaxy S8, o l’LG G6.
Il colpo di grazia giunge infine quando compaiono in lista TUTTI i dispositivi Apple in commercio…
Non volendo restituire la smartband che è comunque un prodotto valido, ho dovuto rispolverare un vecchio Moto G e usare quello per correre e per la sincronizzazione.
Le attività.
La smartband è in grado di riconoscere autonomamente quando state effettuando una corsa o una camminata e fa quindi partire la relativa attività. Una volta fatto ciò, sullo schermo verranno riportate delle statistiche. Per la corsa ad esempio sono: andatura media, andatura corrente, velocità istantanea, battito cardiaco, calorie consumate, distanza percorsa, ora e tempo da cui si sta correndo. Queste possono essere visionate attraverso l’uso del tap display. Per avere tutte queste statistiche dovrete però portarvi dietro uno smartphone con cui tenere la sincronia, in quanto la smartband non ha un gps e utilizza quello dello smartphone.
Nonostante la Charge 2 sia resistente all’acqua non è adatta per sport acquatici. L’azienda infatti la certifica solo per pochi schizzi. Ha comunque resistito a parecchie docce.
Applicazione
Il vero punto di forza di questo dispositivo sta però nell’app. Con molte decine di euro in meno potrete infatti trovare smartband che fanno bene o male le stesse cose. L’app di fitbit però è curata nei minimi particolari e presenta grafici per ogni statistica, insieme a molte funzioni peculiari. Non avevo mai visto per esempio il calcolo del livello di attività cardio calcolato in base all’età, al peso e al battito cardiaco a riposo. Questo è un punteggio che rappresenta la quantità massima di ossigeno che il corpo può utilizzare durante un allenamento.
Conclusioni
Per concludere, se siete utenti Apple, probabilmente la Fitbit Charge 2 è la migliore smartband sul mercato e vale senza dubbio i soldi spesi. Se siete utenti Android e il vostro smartphone non è presente nella lista di quelli compatibili, vi raccomando cautela nell’acquisto. Se non siete interessati alle notifiche potrebbe valerne la pena e quindi usarla solo come “sportband”, sincronizzandola magari solo con il PC.
Puoi acquistare la smartband dal link seguente. Fitbit Charge 2 Braccialetto Monitoraggio Battito Cardiaco e Attività Fisica, Cinturino Intercambiabile, Taglia L, Nero
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A presto,
Stefano.
Interessante, mi hai convinta ad acquistarlo!
Grazie mi fa piacere 👍
Ottimo