Space X allo stato dell’arte
Qualche giorno prima di presentare la nuova Tesla Model 3 Elon Musk ha tenuto un altrettanto importante conferenza all’International Space Station Research & Development Conference. In questa presentazione ha chiarito alcuni aspetti dello sviluppo della capsula Dragon V2 per il trasporto di esseri umani costruita dalla Space X. Ha anche però tolto alcune curiosità su ricerche più nebulose come L’ITS o le missioni su Marte della stessa Dragon V2. Dopo queste ultime dichiarazioni di Musk a che punto è la sua più grande creazione? Che progetti sono in cantiere in casa Space X? Vediamone un piccolo riassunto.
Falcon 9
Ormai il punto focale che regge tutto il buisness di Space X sono i lanci del razzo Falcon 9. L’ultimo, ormai risalente al 6 Luglio, ha portato in orbita il satellite per le telecomunicazioni Intelsat 35E. Data l’enorme massa del satellite questo Falcon 9 non era predisposto per il rientro a Terra, il primo usa e getta dopo che nel mese precedente l’azienda aveva battuto tutti i record di frequenza con un successo di rientri del primo stadio del 100%.

Credits: Space X
Il prossimo lancio del Falcon 9 sarà quello del 14 agosto (data soggetta a variazioni), tornando quindi a volare dopo più di un mese di pausa. Il carico questa volta sarà una dragon cargo diretta sulla ISS con rifornimenti ed esperimenti scientifici. Durante quest’anno si è inoltre consolidata l’efficacia del rientro automatico dei primi stadi del falcon 9; a giugno il numero di falcon recuperati è salito a 11. Ancora più importante quest’anno è stato effettuato il primo lancio con un Razzo “riciclato”. A marzo è stato infatti lanciato con successo il satellite SES-10 che ha visto il successo anche del rientro del primo stadio (un’altra volta)
Falcon Heavy
Il vettore pesante di Space X finalmente si prepara al primo volo di test. Inizialmente previsto per la fine di quest’estate il test è stato poi spostato verso la fine dell’anno, a novembre. Sul Falcon 9 Heavy Elon Musk si è soffermato solo perchè interrogato dal pubblico alla sua conferenza a Whasington. Si è dichiarato molto preoccupato per il lancio inaugurale in quanto i carichi dinamici che dovrà sopportare si sono rivelati completamente diversi da quelli attesi. Non si trattava infatti di un semplice accoppiamento di tre primi stadi di Falcon 9. Il vettore centrale è infatti sottoposto a stress enormi ed è stato progettato ex novo. Un’altra difficoltà sarà l’accensione simultanea di 27 motori Merlin, (un Falcon 9 ne ha “solo” 9). C’è sicuramente grande attesa per questo lancio, visto anche gli obbiettivi che si pone il vettore nei prossimi anni. Pochi mesi fa per esempio, l’imprenditore Americano aveva dichiarato di aver venduto un volo su una dragon v2 lanciata appunto da un Falcon Heavy per compiere un’orbita intorno alla Luna a due privati già alla fine del 2018. Staremo a vedere.

Credits: Space X
Dragon 2
Musk ha dedicato molte parole alla Dragon 2, assicurando che essa è una priorità per la sua azienda e dichiarando che tutto il possibile sarà fatto per mantenere l’obbiettivo promesso alla NASA di effetuare il primo volo inaugurale a metà 2018. Ha anche dichiarato che non si è rivelata facile la costruzione della Capsula abitabile, in quanto i criteri e le certificazione richieste dall’agenzia spaziale americana, soprattutto in ambito di sicurezza, si sono rivelate decisamente stringenti.

Credits: Space X
La vera notizia di punta riguardo la Dragon 2 è stata però l’abbandono dello sviluppo del sistema di atterraggio propulso. La capsula infatti prevedeva tre gambe di atterraggio per ammortizzare il contatto con la superficie, e l’utilizzo di motori superdraco per rallentare la caduta. Questo sistema sarebbe servito principalmente in ottica di un arrivo su Marte. Questo sistema è stato abbandonato da Space X in quanto (non si è ben capito dalle parole di Musk in realtà) la NASA non vorrebbe un intaccamento dello scudo termico che ci sarebbe per alloggiare le tre gambe. La Dragon 2 per i rientri futuri dalla ISS continuerà quindi con un sistema a paracadute ed eventuale ammaraggio.
Per adesso è stata quindi cancellata la missione Red Dragon.
Dragon cargo.
Continua a funzionare a dovere la prima Dragon costruita da Space X adibita al trasporto di rifornimenti per la ISS.

Credits: Space X
Degna di nota, come detto anche da Musk, è stato il lancio della missione CRS-11 di giugno 2017 che ha visto per la prima volta il riutilizzo di una Dragon. Questa è stata quindi la prima volta che è stato riutilizzato un mezzo spaziale americano dai tempi dello Space Shuttle. Il riutilizzo è stato però costoso quanto la costruzione di una capsula nuova. Un riciclo seriale però potrebbe portare i costi per lancio a ridursi anche di un 50%.
L’intenational Transporting Sistem
Alcune parole sono state spese anche per il sistema di trasporto planetario presentato lo scorso settembre. Musk ha affermato che il sistema sta subendo qualche ridimensionamento progettuale (al ribasso) e che al prossimo Astronautical Congress Di Settembre verranno rilasciati nuovi aggiornamenti.
La Space X sembra decisamente in recupero dopo l’incidente dello scorso settembre anche se i ritardi continuano ad esserci. In ogni caso (perdonatemi la battuta) Musk sembra leggermente tornato coi piedi per terra, deciso a soddisfare i clienti privati e soprattutto la Nasa prima di puntare a programmi più visionari. Si è comunque capito a Washington che si è ben lontani dal rinunciare, soprattutto all’ITS che rimane sempre un obiettivo di Elon Musk.

Credits: Space X
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A presto,
Stefano.
Per quanto riguarda questa straordinaria azienda riepiloghiamo,il Falcon 9 è ormai quasi allo stato dell’arte aspettiamo la versione definitiva block 5 che dovrebbero essere riutilizzabile per 10/12 volte contro le 3/4 della attuale versione e poi il recupero di entrambi i fairing (se si scrive cosi) e per il futuro (penso lontano) anche il recupero del secondo stadio ma parliamo fra molto tempo sempre se sarà possibile.Falcon Heavy a novembre ci sarà il lancio inaugurarle ma lo stesso Musk ha detto che le possibilità che vada a finire male sono molto alte speriamo solo che non esploda quando si trova ancora a Terra dato che partirà dallo stesso complesso di lancio dove a settembre è esploso il Falcon 9, dopo il lancio potremmo fare altre considerazioni ,per quando riguarda la dragon cargo mi sembra che vada tutto bene dopo il lancio del 13 agosto tutte le altre dragon cargo saranno modelli già utilizzati in precedenza staremo a vedere….., per quanto riguarda la dragon v2 con equipaggio si parla di giugno 2018 quindi meno di un anno non saprei se questa data sarà rispettata mi auguro di si ma sono molto dubbioso staremo a vedere e anche il budget del congresso per il 2018 sia per la NASA in generale si su questo programma(crew commercial program) e quindi anche per i suoi rivali.
Sicuramente è stato un brutto colpo per la space x l’abbandono del atterraggio propulsivo per la dragon v2 che ammarerà ,anche perchè atterrando sulla Terra ferma con i retrorazzi su risparmiava sul recupero non dovendo scomodare delle navi e si aumentava la possibilità del riutilizzo e questo segna lo stop(temporaneo) per la red dragon che non ammarterà nel 2020,e il progetto del ITS dovrà essere completamente rivisto a fine settembre space x nella conferenza che si tiene fra tutti i gruppi che si occupano di questo settore annuncerà la nuova versione del ITS ,ovviamente se la space x non è ancora in grado di far ammartare una navicella da 6,5 tonnellate figuriamoci una che ne dovrebbe pesare centinaia di tonnellate.