Medicine e bugie- Il business della salute, come difendersi da truffe e ciarlatani.
La democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte le altre.
Winston Churchill
Ogni traguardo, ogni nuova tecnologia, sistema politico modus operandi o modo di pensare conquistato dalla nostra società, potrebbe funzionare meglio. La medicina, e la scienza in generale non fanno eccezioni. Il metodo scientifico teoricamente ineccepibile è comunque condotto da uomini, che essendo tali, possono sbagliare. In buona e cattiva fede.
Salvo Di Grazia, chirurgo specialista in Ginecologia e Ostetricia è anche divulgatore scientifico nel suo blog Medbunker. Ampiamente attivo nell’attività di corretta divulgazione medica si occupa molto di pseudoscienze e in particolare di pseudomedicina. In Medicine e Bugie riesce però a riportare il lettore anche su un altro problema della medicina moderna che si rifà appunto al concetto accennato all’inizio di questo post: il mercato della salute è appunto un mercato, forse il più grande del mondo e anche la medicina che funziona presenta i suoi lati oscuri.
Aziende farmaceutiche che fatturano miliardi all’anno, sono per l’appunto aziende e come tali si comportano. In questo libro attraverso anche l’uso di contrapposizioni fra scienza e pseudoscienza l’autore spiega come esistano pratiche scorrette sia fra chi la medicina la scopre, sia fra chi la commercializza ma anche fra chi la utilizza.
L’esperienza di Salvo Di Grazia, sia come divulgatore sia come medico si nota nel libro e parecchi esempi o anche aneddoti personali rendono la comprensione di certe tematiche, ma soprattutto di certi procedimenti con cui è condotta la scienza, direttamente comprensibili a tutti. Certe azioni di aziende farmaceutiche descritte nel libro, sono infatti esempi di cattiva scienza (alcuni anche in buona fede), che permettono disquisizioni da parte dell’autore anche sul come viene svolta la ricerca medica nella nostra società. Soprattutto nella seconda parte del libro, vengono affrontati anche alcuni problemi che subisce la ricerca scientifica. Essa infatti non è esente da cattive abitudini e da personaggi di dubbia moralità. Vorrei riportare qui una, fra quelle che mi hanno colpito di più, tra le molte frasi scritte dall’autore, che spiegano appieno questo problema:
Trovare un errore, volontario o meno, nella progettazione di un’astronave non ci farebbe di certo optare per il drago volante come mezzo di trasporto fra le galassie.
Salvo Di Grazia
Lo stile con cui Di Grazia ci racconta tutto questo è molto semplice e mai troppo tecnico, nonostante io non sia particolarmente avvezzo a leggere libri di divulgazione medica (questo è forse il terzo che leggo) mai la lettura si è rivelata noiosa e pesante. Potete acquistare il libro direttamente seguendo questo link.
In conclusione
Medicine e bugie trova un modo di trattare i problemi della ricerca scientifica in campo medico e della condotta di grandi aziende farmaceutiche in modo lucido e responsabile, non lasciando spazio a idee complottiste e rimarcando il fatto che una scarsa attenzione da parte dell’utilizzatore e del somministratore delle medicine che funzionano non devono mai farci tendere verso quelle che invece di benefici proprio non ne hanno.
A presto,
Stefano.