A piedi nudi su Marte di Adrian Fartade
Se siete appasionati di esplorazione spaziale una delle personalità che sicuramente conoscete è Adrian Fartade. Fondatore della community Link2Universe e divulgatore scientifico, Adrian racconta la scienza e l’esplorazione dello spazio, sul web e attraverso veri e propri spettacoli teatrali in tutta Italia (e non solo). Se invece ancora non lo conoscete vi consiglio di fare un salto nel suo canale Youtube, Link4Universe. Questo fatelo solo se avete un po’ di tempo, altrimenti rischierete di rimanere sul suo canale a divorare Astrocaffè uno dietro l’altro dimenticandovi di tutta la montagna di cose che avete da fare. Guardare qualche video di Adrian, conoscendolo un po’ meglio è però uno dei prerequisiti che io vi consiglio assolutamente di avere per poter apprezzare al meglio questo suo libro, ma andiamo con ordine.
A piedi nudi su Marte è il primo libro di Fartade e sicuramente è stata una scelta coraggiosa lo scegliere di scrivere un saggio dell’esplorazione spaziale di tutto il sistema solare. In verità questo primo libro parte dalla Terra per affrontare in 5 capitoli i corpi celesti solo fino al pianeta rosso, quindi: Terra, Mercurio, Venere, Sole e Marte. La mole di contenuti da inserire anche solo trattando 4 pianeti, 3 lune e una stella è incredibilmente ampia e la prima sfumatura che un po’ mi ha deluso è il cozzare con l’incredibile voglia di Adrian di raccontare sempre più aneddoti, scoperte, successi e fallimenti e la naturale conseguenza di dover trattare il tutto a volte troppo superficialmente.
Fin qui il problema in realtà non si porrebbe in quanto la superficialità non è per forza una cosa brutta, anzi grazie all’incredibile capacità divulgativa di Adrian anche argomenti difficili possono diventare facilmente comprensibili ma è proprio la quantità di informazioni generali che diventa in questo caso il nuovo ostacolo ad una immediata comprensione. Quest’incredibile mole di informazioni trattate in questo modo, comunicatamente efficace e brillante ma inevitabilmente superficiale, rischia di scontentare sia il lettore generico che cerca un libro semplice sulla storia dell’esplorazione spaziale sia il lettore appassionato e/o già competente.
Ora non dovete però fraintendermi, quest’aspetto del libro di Adrian è forse l’unico a mio avviso negativo che ho trovato. Aspetto che dimenticherete presto se siete dotati del minimo umorismo sindacale delle belle persone. Non riuscirete infatti a leggere A piedi nudi su Marte senza scoppiare a ridere un paio di volte e neanche una decina di pagine senza che vi si stampi un bel sorriso in faccia. All’uscita del libro spero infatti che Adrian abbia fatto un bel regalo ai suoi gatti, innegabilmente fonte di ispirazione e soprattutto di preziose unità di misura.
Proprio per questo all’inizio vi consigliavo di andare a conoscere Adrian su Youtube e se avete occasione anche dal vivo, prima di leggere questo libro. Una volta che avrete compreso appieno l’energia, l’entusiasmo e l’innata capacità di empatia con il suo pubblico che ha Adrian, questo libro a mio avviso si presenterà ai vostri occhi per quello che è realmente: un bel discorso che state facendo con Adrian Fartade sulla storia dell’esplorazione spaziale in un bar con una buona birra in mano. Un’altro aspetto che mi preme molto riportarvi è la grande qualità e quantità dei contenuti non testuali inseriti nel libro. Le bellissime (e tantissime) immagini creano una contestualizzazzione alle spiegazioni di Adrian decisamente gradita e utilissima.
In conclusione
A piedi nudi su Marte se preso solamente come saggio sulla storia dell’esplorazione spaziale difficilmente potrà essere il migliore saggio scientifico sul mercato. Quasi solamente per motivi di costruzione e organizzazione dei contenuti. Quest’ultima è infatti a volte un po’ confusionaria e non aiuta di certo la scelta di inserirne una quantità così elevata in così poco spazio. Il grande successo di questo libro sta però nella vera e propria impresa che ha compiuto Adrian di caratterizzare col suo entusiasmo e il suo modo assolutamente personale di raccontare lo spazio, un saggio di divulgazione scientifica. Libri (e autori) capaci di fare questo ne troverete sicuramente pochi in circolazione ve lo assicuro.
Se già conoscete Adrian e vi piace quello che fa e come lo fa A piedi nudi su Marte è un libro dall’acquisto imprescindibile. Se invece siete appassionati di esplorazione spaziale e desiderosi di saperne di più questo libro sarà una miniera d’oro di spunti e curiosità da cui partire per sucessivi approfondimenti che potrete fare al livello di complessità da voi preferito, già a partire dalla bibliografia alla fine del testo.
A presto,
Stefano.
Ho finito di leggere il libro e devo dire che onestamente sono un pò deluso pensavo che fosse più lungo e che parlasse un pò di più di piani di esplorazione futura sia robotica che umana anche allo stato concettuali da lui mi aspettavo qualcosa di più, ora aspettiamo la continuazione del libro che ha recentemente annunciato sui pianeti esterni del sistema solare.