La scimmia nuda di Desmond Morris
Desmond Morris è uno Zoologo inglese e ha scritto La scimmia nuda subito dopo essere stato licenziato dallo zoo di Londra dove era curatore dell’intera area dedicata ai mammiferi. In questo libro Morris affronta un ampio discorso e argomenta molte sue idee su come l’intero spettro del comportamento umano, cioè di quella che lui chiama Lo Scimmione nudo (o la scimmia nuda), sia interamente dovuto ad influenze biologiche e genetiche formatisi in millenni di evoluzione ed atte al funzionamento della nostra società e della nostra vita. Secondo Morris quindi, comportamenti come il carezzarsi la testa o l’avere un animale domestico o ancora tutto lo spettro delle attività sessuali hanno scopi ben precisi e puramente pratici che in questo libro spiega e contestualizza. Ora a molti tutto questo potrà sembrare quasi ovvio e ormai assodato e concorderete con l’autore se non fin nei dettagli, almeno nel concetto generale. Questo libro invece ha dato una grande svolta al settore e all’intera divulgazione scientifica per due motivi principali: è stato scritto e pubblicato nel 1967 ed è scritto in modo decisamente progressista per quegli anni.

La scimmia nuda da Instagram
Leggere La scimmia nuda nel 2018 senza riuscire a contestualizzarlo come libro scritto negli anni 60 non ve lo renderà una lettura semplice. Capita a volte che libri che in un modo o nell’altro abbiano fatto la storia invecchino poi abbastanza male. Per un libro di divulgazione scientifica questo aspetto è poi spesso molto probabile. L’avanzamento tecnologico e della ricerca è nell’ultimo secolo impressionante e molte persone (più afferrate di me riguardo al settore scientifico collegato a La scimmia nuda) mi hanno confermato molteplici aspetti in cui Morris è stato smentito e in cui è caduto in errore nelle sue supposizioni. Dopo averlo letto posso dirvi che tutto ciò viene percepito anche dal lettore “generico”. Come vi avevo anticipato un’altra grande novità portata da Morris è il modo di comunicare. Negli anni 60 la scienza era ancora percepita come una attività di pochi e dedicata a pochi. La cosa interessante è che era percepita così sia dagli scienziati sia dai cittadini estranei alla scienza. Non c’era quindi nella cultura della divulgazione scientifivca lo scopo di arrivare a più persone possibile o quello di rendere semplici concetti e nuove scoperte. Anzi si può dire che per la maggior parte non c’era per niente una cultura della divulgazione scientifica.

Desmond Morris con una “Scimmia non nuda”
Tutto questo è stato cambiato alla fine del secolo scorso e il cambiamento è stato iniziato da pochi scienziati coraggiosi. Magari “coraggiosi” potrà sembrarvi un termine usato a sproposito ma vi assicuro che non lo è. Uno dei primi scienziati convinti di dover arrivare al pubblico comune è stato Carl Sagan che per l’astrofisica e l’astrobiologia è stato il primo a scrivere libri, articoli e spettacoli tv di divulgazione scientifica. Per il suo primo libro Sagan è stato pesantemente criticato dalla comunità scientifica internazionale che lo ha inizialmente escluso da molte delle sue attività (per poi ricredersi di fronte al suo inevitabile successo mediatico). Morris con la scimmia nuda si può dire che è stato il Sagan della Zoologia. Nonostante alcune sue tecniche non siano più efficaci (come la scarsa gestione delle fonti e dalla bibliografia) lo stile de La Scimmia Nuda è molto chiaro, fluido e rapido, anche se un po’ asettico. A volte è molto ironico, anche se saltuariamente diventa un po’ noioso. Infatti nonostante la sua simpatia, Morris pecca un po’ di “stile giornalistico” gettando informazioni o ragionamenti in modo quasi enciclopedico.
In Conclusione
La scimmia nuda mi è piaciuto, alcune idee e ragionamenti di Morris sono interessanti e potrebbero indurre riflessioni curiose, lo stile dell’autore è istruttivo e innovativo, per quegli anni e la schiettatezza è apprezzata. Nonostante questo non riesco veramente a trovare un motivo forte per leggere La scimmia nuda nel 2018. Se volete approfondire argomenti di questo tipo leggete Sapiens di Harari, decine di volte più interessante ed efficace. Se volete sapere come è stata rivoluzionata la comunicazione negli anni 60 leggete Sagan o La Doppia elica di Watson. Entrambi autori più competenti e invecchiati meglio (i loro libri intendo). Ecco, solo a questo punto, se avete letto già tutto questo La scimmia nuda potrà essere la scelta migliore.
A presto,
Stefano.